Sulla Via - Pandolfi Vanni

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Sulla Via

Via Francigena
Da Siena a Roma

Si cammina fuori dal tempo
Abbiamo passato e sostato in borghi medievali leggendari San Quirico D'Orcia, Radicofani, Acquapendente, sotto il sole cocente e la pioggia invernale sferzati dal vento. Un saliscendi continuo su dolci colline e incantevoli valli. 25 km al giorno con 8 kg sulle spalle.
Una sfida fisica e mentale.
Il nostro cammino è iniziato con l' estate. Il sole ci ha spellato e schiacciato per i primi giorni, sulle colline toscane. Verso Radicofani il tempo ha cominciato a cambiare. Salendo a 900 metri siamo entrati in inverno con pioggia e vento. Dopo, nella discesa in Lazio , passato Acquapendente è tornato il sole fino a Viterbo, camminando nelle sue campagne ordinate e senza ombra. Nei boschi e negli uliveti per raggiungere Vetralla, siamo stati colti dalla pioggia per tutta la mattina. La Natura è meravigliosa, ti sorprende e devi adattarti. Soli, sulle nostre gambe , abbiamo percorso circa 250 km , una cosa mai fatta. Ci siamo sentiti molto stanchi fisicamente i ma riempiti all'interno di energia antica. Un viaggio a passo d'uomo riconnette con la verità, cancellando ogni falsità e follia dei nostri tempi.
Un  cammino, non è solo movimento ,  è anche sosta e riposo lungo la via; soprattutto nelle parti finali quando i piedi iniziano a farsi sentire ed il peso dello zaino diventa doppio.
Riesci sempre a trovare un posto adatto perché la Francigena è interamente un paradiso. Un punto indimenticabile è stato nei pressi  dei colli che costeggiano Bolsena quando ci  siamo fermati e non volevamo più ripartire, in prossimità del tramonto, in quell' ora in cui tutto è in equilibrio.
È stata un' esperienza unica che ci ha portato indietro nel tempo e allontanato dal frenetico mondo contemporaneo. Abbiamo viaggiato sulle antiche strade romane ed etrusche , sulle arterie di comunicazione medievali spostandosi di paese in paese, di tappa in tappa. Siamo stati avvolti ed accolti dalla Natura, dal mattino fino al tramonto; sole e caldo , pioggia e vento freddo, abbiamo viaggiato tra quattro stagioni. Nessun viaggio mi ha regalato vedute e paesaggi come quelli osservati giornalmente su questo cammino. Nessun viaggio mi ha regalato emozioni come questo. Corpo e mente , provati e stancati ma rinati passo dopo passo.
Quando sei in cammino non vorresti mai arrivare alla meta finale. Verso la fine, in prossimità di Roma, sono stato invidioso di un pellegrino spagnolo sulla sessantina trovato durante una sosta. Era  appena partito da Roma e sarebbe arrivato a Santiago tra 3 mesi. Ecco, se avessi potuto l' avrei subito seguito.
Posso solo ringraziare la Francigena per quello che ci ha dato, ricordando a tutti  che sta lì da centinaia di anni , pronta ad accogliere e trasportare da Nord a Sud d'Italia e di Europa chi lo desidera, in assoluta libertà.




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