Dittici d'Iran Capitolo 2
"..Ero in una notte quale mai fu l’eguale.
E tu venisti, mia visione amata,
e cambiasti la notte in un giorno incantato.
E tu cantavi e mi davi da bere.
dicevi parole che non ho più scordato,
al loro soffio sacro e ancestrale
dileguò come fumo la notte disperata..."
Firdusi (935-1025 d.C)